Il progetto Causerie e' destinato a donne e uomini di ogni eta' ma l'obiettivo primario sono i giovani che vivono nei quartieri poverissimi. Causerie e' una parola francese che significa discussione informale, chiaccherata. Molte persone adulte che vivono nelle bidonville non sono stati registrate alla nascita, non sono andate a scuola, non usano le strutture sanitarie pubbliche per le vaccinazioni o durante la gravidanza e non hanno alcuna competenza lavorativa. Molti bambini di questi quartieri non vanno a scuola.
Il progetto Causerie, seguito dalla nostra collaboratrice senegalese, si propone di trasmettere alla comunita' informazioni di fondamentale importanza per la protezione della propria vita.
Gli argomenti sono: diritti umani (riconoscimento e consapevolezza della violazione di tali diritti), prevenzione delle malattie (malaria, AIDS/HIV, tubercolosi), importanza delle vaccinazioni, riconoscere lo sfruttamento, cosa succede con i matrimoni precoci, l'importanza della scuola, insegnare ai ragazzi l'uguaglianza di genere.
Inoltre, gli incontri con le comunità permettono di individuare i giovani che possono essere a rischio di sfruttamento da parte dei trafficanti di droga o di prostituzione o le ragazze destinate a matrimoni precoci o vittime di violenza e tentare di aiutarli ad uscire da situazioni pericolose.
Questo metodo che consiste nel recarsi direttamente nelle comunità e parlare in modo informale, con l'aiuto di cartelli e disegni, degli argomenti sopra evidenziati, consente di raggiungere le persone che vivono nelle bidonville a vari livelli (famiglie, ragazzi, bambini) e di creare un contatto con le scuole e le strutture sanitarie.
Si trasmettono informazioni in modo informale ad adulti analfabeti e ragazzi ormai fuori dalla scuola, basandosi sulla conversazione, sul confronto, sulla partecipazione attiva e ponendo al centro chi impara e non chi insegna.
Inoltre, riprende antiche tradizioni africane improntate al rispetto, al dialogo, la negoziazione e la mediazione, la condivisione delle esperienze. Si crea un contesto sicuro nel quale gli adolescenti e gli altri partecipanti possono esprimere la propria opinione e ricevere informazioni sicure.
Per tutti queste motivazioni WFG ritiene che causerie sia il metodo piu' efficace nei confronti delle persone analfabete.
Aminata Kouta, infermiera, e' la nostra coordinatrice senegalese che si occupa del progetto causerie, organizza gli incontri, sceglie gli argomenti, individua le situazioni nelle quali intervenire.